CoccoBucato VEG

Prima prova con il sapone autoprodotto per bucato a partire da oli esausti. L’esigenza era quella di smaltire l’olio delle fritture casalinghe in maniera eco-compatibile ed ottenere in cambio un buon prodotto pulente a bassissimo costo.

Ho letto sul libro di Liliana Paoletti che si può inserire in ricetta fino al 50% di oli esausti e ottenere comunque un buon sapone per il bucato e le pulizie. Qui mi sono spinta oltre, fino al 70% per sperimentare nuove frontiere. Se non avete letto l’articolo sulla progettazione del sapone da bucato, vi consiglio caldamente di scorrerlo prima di cimentarvi in simili esperimenti.

Qui avevo a disposizione una grossa quantità di oli di arachide in cui avevo fritto verdure utilizzato già tre o quattro volte. L’olio di arachide che di solito è un riempitivo qui fa da principe e mi ha regalato una barra di sapone bianchissima. Per i grassi saturi invece ho scelto l’olio di cocco che a colpo sicuro sosteneva la ricetta. Ho inserito il cocco perché giocando con i calcolatori sembrava l’unico in grado di assicurare durezza e alto potere lavante.

Ho inserito un surplus di soda dell’1% in modo da non lasciare grassi emollienti liberi e volutamente nessuna profumazione (vedi qui il perché). Con l’aggiunta del tetrasodio etidronato, potente antiossidante, mi sono assicurata di ottenere un buon prodotto che non irrancidisse troppo in fretta.

Ho aggiunto la soda intorno ai 40° e ho frullato abbastanza per ottenere un pallido nastro (tipico di miscele con pochi grassi saturi). Ho versato nello stampo il sapone ancora molto liquido e ho coperto lo stampo. L’ho estratto il giorno successivo e atteso ancora un giorno per il taglio. Errore! Avrei dovuto tagliarlo immediatamente dopo averlo sformato perché sembrava un blocco di gesso. Quando infilavo il coltello nella barra grosse porzioni di sapone, specie sugli spigoli superiori, si frantumavano come roccia. Alla fine ho tenuto come saponette per il lavaggio a mano i pezzi più uniformi e ho grattugiato il resto dei pezzetti. A parte questo la barra era bellissima: liscia e compatta di un bianco brillante e un vago profumo di detersione. Ho atteso 5 settimane prima di utilizzare queste strepitose saponette da bucato: risultato estremamente efficace, ne è uscito proprio un buon sapone. Lavando i capi a mano di osserva subito una bella lisciva schiumosa che aiuta nello strofinamento. Anche se nato come esperimento da dubbie premesse, si è rivelato un buonissimo sapone da bucato!

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