Sapone al Caffè con Confetti

Questa ricetta nasce dalla necessità di terminare diversi ingredienti e anche se può sembrare un po’ sbilanciata mi ha regalato un sapone molto cremoso.
La presenza consistente di sego bovino conferisce a questo sapone cremosità e una schiumetta densa molto piacevole, emolliente e idratante. Il colore di fondo è un bel bianco splendente dal momento che sono presenti molti grassi saturi (sego, palma e cocco 60%) in abbinata all’olio di arachidi e di mais.

I confetti li ho ottenuti da una saponetta al delicato profumo di latte di qualche prima. La saponetta era stata ottenuta da molti grassi saturi quindi era piuttosto dura al taglio, ma questo non ha influito sul taglio del sapone finale e i dadini sono rimasti al loro posto.
La fragranza che si chiama “Cappuccino” di Manske sa di dolce ma non proprio di caffè. Il profumo è però ben sostenuto dalla presenza del caffè in polvere. Il mix mi ricorda il tiramisù.
Il caffè in polvere oltre che rafforzare il profumo in questo sapone, ha la funzione di eseguire un leggero scrub durante il lavaggio così che la pelle risulta ancora più morbida.

Per comporre il sapone ho raggiunto un nastro ben denso in maniera che la pasta fosse abbastanza consistente da prelevarla con un cucchiaio, per cui ho unito grassi e soda entrambi alla temperatura di 40° circa.


Ho colorato parte della pasta con tre cucchiaini di caffè in polvere e raggiunto un bel colore scuro, ho aggiunto la fragranza perché non volevo rischiare di compromettere il bianco della pasta restante. Ho versato la pasta al caffè sul fondo dello stampo fino a creare uno strato di un dito.

Ho sparpagliato i confetti di sapone bianco e li ho un po’ rimescolati perché non rimanessero in superficie. Quindi ho cominciato a ricoprire con pasta bianca versandola a cucchiaiate con la spatola, delicatamente senza farla affondare nello strato precedente.

 

Una volta terminato lo strato bianco e ben livellato, ho spolverato il caffè con l’aiuto di un passino fino a coprirlo completamente. Quindi ho nuovamente realizzato uno strato bianco e di nuovo spolverato di caffè. La pasta bianca rimanente l’ho versata pian piano sempre facendola colare dalla spatola per non rovinare gli strati sottostanti.

 


Terminata la barra, il tempo di pulire gli strumenti (circa 20 minuti), ho decorato la superficie a strisce con l’aiuto di una forchetta.


Messo a riposare lo stampo ben coperto, ho estratto la barra dopo 24 ore e l’ho tagliata dopo altre 24.
Il taglio ha rivelato il disegno del sapone con le strisce di caffè e i confetti bianchi sul fondo. Una delle poche volte in cui il sapone esce proprio identico a quello progettato. Che soddisfazione!

 

 

 

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