Sapone da Bucato
da oli esausti
Questo è stato il secondo esperimento di sapone da bucato auto-prodotto con gli oli esausti. L’olio che ho utilizzato è quello di arachidi che in cui avevo fritto delle verdure. Trovo molto funzionale la possibilità di riciclare l’olio da frittura che rappresenta un vero e proprio problema in quanto a smaltimento.
Vi consiglio caldamente di leggere questi articoli sul sapone da bucato e sulla progettazione prima di lanciarvi in esperimenti simili.
L’olio di arachidi produce un sapone bianchissimo, molto molle con una bella schiumetta. In genere si utilizza come riempitivo ed è ricco di nutrienti e, ma in questa versione “riciclata” di certo non ci possiamo aspettare anche questo.
Ho scelto di associare l’olio di palma per dare corpo e durezza al sapone. L’olio di palma si può considerare il corrispettivo vegetale del sego a “basso costo” che conferisce grandi proprietà al sapone. E’ un grasso insaturo che contiene betacarotene quindi tende leggermente a colorare il sapone verso arancione e giallino.
Anche se compro l’olio di palma da agricoltura biologica sostenibile rimane un grasso che presenta grosse questioni morali sotto l’aspetto ambientale. Secondo me anche il cocco tra poco presenterà lo stesso conto dal momento che si è fatta gran pubblicità contro l’olio di palma a favore di altre coltivazioni che diverranno presso insostenibili in ugual modo. Quindi un po’ per uno ogni tanto con moderazione.
Qui ho dovuto smanettare a lungo per calcolare la formula perché il SoapCalc prevedeva un sapone del tutto inutilizzabile sopratutto per la lavatrice, mentre Mendrulandia era di un altro avviso prevedendo un sapone abbastanza schiumoso. Sicuramente entrambi erano d’accordo sul fatto che che il sapone irrancidirà facilmente, ma dal momento che c’è una dose di soda maggiorata il rischio non è alto.
I calcolatori ci aiutano a calcolare i pesi non bisogna prenderli troppo sul serio specie quando si tratta di sperimentare cose nuove e ostinarsi con gli ingredienti che i hanno in casa al momento. Anche se davano previsioni orribili, ho ottenuto una bellissima barra che ho tagliato perfettamente e che una volta grattugiata ha fatto egregiamente il suo dovere come detersivo lavatrice combinato con altri ingredienti e crema di Marsiglia per le pulizie.
Ho usato grossa parte di questo sapone in saponette per il lavaggio a mano e la metà l’ho grattugiato già pochi giorni dopo il taglio ottenendo velocemente un grosso secchio pieno di scaglie ben asciutte.
La barra tendeva al giallino per la presenza dell’olio di palma e a fine stagionatura e così è rimasta. Il sapone non era durissimo nel lavaggio a mano come avrei preferito dal momento che l’ho stagionato solo 5 settimane e non volevo attendere oltre vista la curiosità e il rischio irrancidimento. Ad ogni modo altri pezzi che ho utilizzato 7/8 mesi dopo erano sanissimi e non presentavano tracce di questa temutissima ossidazione. Sicuramente anche il tetrasodio etidronato ha fatto la sua parte limitando questo processo.
Per essere un esperimento sono rimasta piacevolmente sorpresa per l’efficacia di questo sapone da bucato.