Eccoci oggi all’igiene della bocca!
Mi ritengo molto fortunata ad avere una bocca sana, ma so per certo che non è solo fortuna avere i denti buoni! Dedicarmi a questa importantissima parte del mio corpo ogni giorno, mi garantisce di stare lontana dal dentista più a lungo.
Da quando distrattamente per la prima volta ho letto con coscienza gli ingredienti scritti in piccolissimo sul retro della confezione di dentifricio, sono rimasta molto perplessa. A parte gli ingredienti che conoscevo e che comunque non credevo si potessero mettere in bocca… troneggiavano scritte tipo “contiene fluoro, evitare attentamente l’ingestione, evitare altre fonti di fluoro” e mi sono posta molte domande.
In sequenza:
Cos’è il fluoro?
Dopo ore, giorni, settimane di scrib scrib di internet concludo che: il fluoro sembra più una cosa legata alla produzione industriale e alla farmacia che ai denti. Sì è vero che anche noi abbiamo bisogno del fluoro per vivere e dovremmo assumerne piccole quantità attraverso il cibo, ma come sappiamo non sempre spararci queste sostante attraverso altre fonti va bene e ottiene i medesimi effetti
Inibisce alcune zone del cervello, infatti si trova in alcuni farmaci ed è ormai risaputo che i nazisti fluorizzavano l’acqua degli acquedotti nelle zone appena conquistate.
Sì anche questo. E fa riflettere
Da qui ho deciso che non era il caso di usarlo più, a meno che non sia strettamente necessario.
Ma se c’è scritto che è pericoloso perché me lo dovrei mettere in bocca?
Risposta: perché in fondo non fa così male!
Anche se è pericoloso dicono e continuano a dire che a basse dosi fa bene ai denti e comunque visto che il dentifricio non ce lo mangiamo, probabilmente non ci viene la fluorosi. I danni al cervello non saranno comunque mai verificabili, esposti come siamo ad una vita auto-distruttiva (insomma pensate che faccia più male una dose di dentifricio o accendersi una sigaretta?) stessa cosa per il lato cancerogeno della faccenda.
Ma se questo prodotto non va bene, con che accidente mi lavo i denti?
Scrib, scrib di alcune settimane e tanti, tanti, davvero tanti esperimenti.
Si può andare in qualche negozio “alternativo” moderno e acquistare un prodotto che non contenga fluoro, oppure, soluzione più PrincessBlonde, si può produrre in casa!
La rete è piena di buone proposte e dal rimedio più improvvisato al più completo, ho fatto esperienza in quest’ordine:
1. Bicarbonato di sodio. Sì, a crudo sui denti. Bellissima sensazione, fa più brividi del mentolo!
Però mi sono resa conto per la prima volta di cosa voleva dire la bocca “pulita”. Quando sciacquo la polvere non ho residui di pasta al fluoro in bocca e l’azione abrasiva del bicarbonato si vede e si sente! Da usare massimo una volta alla settimana dal momento che questo trattamento d’urto alla lunga può graffiare lo smalto dei denti.
Ok, proprio proprio se non avete niente a casa, è piena notte e avete appena letto la prima pagina di google quando digitate fluoro. Se siete abituati ai bei dentifrici zuccherosi e mentosi, può essere uno choc.
2. Soluzione satura di bicarbonato: risolve il problema dello smalto graffiato. Si miscela in un bicchiere d’acqua un po’ di bicarbonato finché non si scioglie ulteriormente (soluzione satura); si intinge lo spazzolino e via! Il risciacquo con acqua e bicarbonato completa la pulizia e ristabilisce il ph della bocca.
3. Oil pulling. Tecnica ayurvedica che consiste nello sciacquare la bocca con olio di semi. Si ingerisce un cucchiaino di olio e lo si tiene in bocca per 10-15 minuti facendolo passare bene tra i denti. Dopo questa ginnastica energica, vedrete che l’olio sputato avrà raccolto gran parte dei germi e della sporcizia accumulata in bocca. Dicono sia speciale specie per le gengive!
4. Dentifricio in polvere: argilla o caolino, bicarbonato di sodio, amido di riso, erbe tritate e passate al setaccio fino. Questi pochi ingredienti possono essere mixati in maniera personale in base alle preferenze.
L’argilla purifica, il bicarbonato pulisce a fondo e sbianca, l’amido di riso mitiga l’effetto del bicarbonato e aiuta a formare quel po’ di “pappetta” per far scivolare meglio lo spazzolino, le erbe purificano, aiutano le gengive ecc (dipende dalle erbe).
Manipolate sempre l’argilla e le polveri ayurvediche con un cucchiaio di legno e mai di metallo.
Se avete denti di metallo, evitate l’argilla e mettete più amido.
Si possono aggiungere alcune gocce di oli essenziali. Tra i più indicati ci sono il thea tree, la menta, il limone, la salvia, la cannella (sempre poche gocce e con coscienza di ciò che si fa: gli oli essenziali possono essere brutalmente irritanti)
5. Dentifricio in polvere con glicerina. Se avete anche la glicerina a casa, potete mischiare le polveri con pochissima glicerina finché non raggiungete la consistenza desiderata. Il dentifricio si conserva senza ulteriori ingredienti grazie al suo ph. Si conserva in un barattolo. Prelevatelo sempre con un cucchiaino, mai direttamente con lo spazzolino. La durata delle preparazioni dipende moltissimo dalla carica batterica con cui vengono a contatto, quindi pulite bene il vasetto e il cucchiaino (non di metallo!)
6. La miscela di polveri con olio di cocco o di neem. L’olio ha funzione sia purificante che umettante e aiuta lo scorrimento dello spazzolino. Certo non è il massimo lavarsi i denti e avere la sensazione di aver appena mangiato una frittura.
7. e poi c’è CARBODENT
dopo aver provato per anni tutte queste ricette in tutte le combinazioni possibili, ho finalmente raggiunto la pace con questa ricetta (per me definitiva). Ho scelto tutti gli ingredienti che ritengo sani e che possono entrare in contatto con le mucose della bocca e per la prima volta ho inserito mentolo e xilitolo (immancabile sapore di dentifricio). L’azione del carbone vegetale, entra in sinergia con il bicarbonato e aiuta nell’azione smacchiante/sbiancante.
La pulizia della bocca non è completa con il solo dentifricio.
Dopo la spazzolatura meccanica, utilizzare spesso il filo interdentale (che rimuove anche la placca che si forma tra i denti oltre che i residui) e sciacquare la bocca con una soluzione di acqua e bicarbonato per eliminare gli ultimi residui e ristabilire il ph ottimale.
Anche la pulizia della lingua meriterebbe un capitolo a sé, e non va trascurata.
Inoltre ci sono molte abitudini che macchiano i denti (caffè, fumo, alcolici, the verde, succo di limone), e sciacquare bene la bocca con acqua dopo l’assunzione di questi alimenti, aiuta a diluire gli acidi che poi andranno a favorire le macchie sui denti.
Ultima raccomandazione! Pulite bene lo spazzolino e sostituitelo quando le spazzole sono usurate!
Immergetelo in acqua e bicarbonato, oppure bollitelo, in acqua e aceto caldo, ma insomma abbiate qualche momento di cura anche per questo oggetto quotidiano! Non avete idea dei germi che si possono accumulare!
Per quanto riguarda lo sbiancamento dei denti possiamo agire molto di più con la dieta piuttosto che con qualsiasi ingrediente. Molti dentifrici “professionali” aggrediscono seriamente lo smalto e all’inizio sembrano aver reso i denti più bianchi, mentre in realtà sono più sensibili. Altri dentifrici contengono sbiancanti ottici (come il Blue Covarin) che lasciano sui denti dei microcristalli azzurrini che ingannano l’occhio e fanno sembrare i denti più bianchi.
Unica Soluzione per avere sempre i denti bianchi e sani?
Una bella dieta crudista!
Oppure dedicatevi qualche minuto al giorno in più per prendervi cura di Voi stessi!
Per approfondire e riflettere:
Pericolosità del fluoro per la salute umana
scopri in quali alimenti è contenuto il fluoro
il fluoro è positivo per i denti